sabato 26 settembre 2009

Scheda: Pseudepiplatys annulatus

Scheda

Pseudepiplatys annulatus
(Boulenger, 1915)





Introduzione

Piccolo pesce africano. Timido e delicato, ha un ciclo vitale assai breve. Va allevato in piccoli gruppi in acquari ben maturi in quanto molto sensibile alle variazioni delle condizioni chimiche dell'acqua. Non sopravvive se esposto a lungo a temperature superiori ai 28 °C. Non indicato a neofiti.


Nome scientifico

Pseudepiplatys annulatus


Nomi comuni

Panchaz, Clown killifish


Famiglia

Aplocheilidae


Luogo d’origine

Africa (Guinea, Liberia, Sierra Leone)


Morfologia

Piccolo pesce dal corpo cilindrico allungato, livrea marrone attraversata da tre bande verticali più chiare, pinna anale molto sviluppata e di colorazione rossastra, rosse anche le pinne ventrali e i primi raggi della dorsale. Caratteristica la pinna caudale a forma di punta di lancia, con una colorazione che la rende simile alla fiamma di un razzo (da cui il nome comune Panchaz) con la parte centrale arancione bordata di rosso e di azzurro.


Dimensioni

Fino a 5 cm.


Dimorfismo sessuale

I maschi presentano una colorazione più marcata.


Dimensioni consigliate acquario

Almeno 60 litri netti per un gruppetto di 5 esemplari.


Valori consigliati per l’Acquario

- PH: 6,2 / 7
- GH: 3 / 10 °dGH
- Temperatura: 23 / 25 °C


Esigenze Acquario

E’ pesce assai delicato, necessita di acquari ben maturi, con equilibrio biologico stabile, e di attente cure.
Molto sensibile ai Nitrati e agli sbalzi di temperatura e PH. Per questi motivi è sconsigliato allevarlo in acquari troppo piccoli.



Inserimento in Acquario

Il P.Annulatus va inserito in piccoli gruppetti non inferiori a 5 esemplari.


Alimentazione

Accetta senza problemi sia il secco che il vivo/surgelato. Le due tipologie di alimenti devono essere entrambe presenti nella sua dieta.


Livello di nuoto

Centro superiore.


Comportamento

Pacifico e timido.


Biocenosi

Adatto ad acquario comunitario abbinato a pesci socievoli, non aggressivi e di pari taglia.




La Riproduzione in acquario


Difficoltà

Difficile in cattività. Non adatto ai Neofiti.


Deposizione e Fecondazione

La femmina rilascia poche uova al giorno e la deposizione totale può quindi durare anche svariati giorni.
La Riproduzione avviene mediante fecondazione esterna delle uova in acque aperte (modalità riscontrabile anche ad esempio nei Caracidi).


Allestimento Acquario Riproduttivo

Gli adulti di questa specie solitamente ignorano le proprie uova ed i futuri avannotti, raramente sono osservabili casi di cannibalismo, è quindi possibile riprodurli lasciando crescere la prole a contatto dei genitori nella stessa vasca in cui vengono allevati gli adulti, dovrà però essere un acquario monospecifico, solo così potremo evitare di ricorrere ad uno secondo acquario da riproduzione.
Sarà indispensabile però un’intensa piantumazione della vasca.
Si consiglia di disporre parecchio muschio (ad esempio Vesicularia dubyana) sul fondo della vaschetta, in tal modo sarà presente molta microfauna, indispensabile per la sopravvivenza dei piccoli nei primi giorni di vita.


Schiusa e Primi Giorni

Gli avannotti appena nati sono davvero minuscoli e non è facile alimentarli. Due / tre giorni dopo la schiusa iniziano ad accettare piccolissimi alimenti vivi da noi somministrabili, ad esempio Infusori e Rotiferi.


Alimentazione degli Avannotti

Dopo i Primi Giorni si può passare ai naupli d’Artemia salina appena schiusi.




Autore: Andrea Perotti



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