mercoledì 30 settembre 2009

Scheda: Xiphophorus helleri


Xiphophorus helleri

(Heckel, 1848)


Xiphophorus helleri - Photo by Andrea Perotti



Bellissimo e simpatico pesciolino ideale per chi alle prime armi cerca un pesce vivace, robusto e facile da allevare. Adatto anche ad acquari di dimensioni medio piccole, tuttavia trattasi di un gran nuotatore capace di scatti incredibilmente fulminei, meglio quindi introdurli in acquari con capienze non inferiori ai 100 litri … merita!!! Sconsigliati acquari aperti, sono abili saltatori.
Difficoltà d'allevamento: bassa, è un pesce robusto, con poche esigenze, adatto anche a neofiti.




Nome scientifico:

Xiphophorus helleri


Nome comune:

Portaspada
Xifoforo


Famiglia:

Poeciliidae


Luogo d’origine:

Centro America (Messico – Guatemala – Belize – Honduras)


Morfologia:

corpo snello e allungato, bocca rivolta verso l'alto, pinna adiposa assente. I maschi presentano un prolungamento nel lobo inferiore della caudale, a formare una sorta di spada (assente nelle femmine) che ricopre la funzione di organo riproduttivo (organo copulatore).

Gli Xiphophorus helleri selvatici presenti nei biotopi d’origine presentano colorazioni varie a seconda dei luoghi di ritrovamento, molto vasti. La colorazione più presente in natura è sicuramente quella della varietà Green, con linea laterale più o meno marcata.

Sono in commercio molte varietà di Portaspada ottenute mediante attenta selezione operata in decenni dagli allevatori, la maggior parte di queste varietà non sono presenti in natura ma solo in ambito acquariofilo.

Le più apprezzate e diffuse sono:

Red, Green, Red Wagtail, Green Wagtail, Green Tuxedo, Red Tuxedo Simpson Finned, Red Simpson Finned, Green-Red Wagtail doppia spada, Red Wagtail pinne a velo, Marigold, Comet-Ananas, Green Guentheri, Berlin, Frankfurt, Hamburg, Wiesbaden.


Dimensioni:

maschio 10 cm, femmina 12 / 13 cm


Dimorfismo sessuale:

molto evidente , la femmina è più grande e massiccia, il maschio è provvisto di coda a spada, ovvero di un evidentissimo allungamento del lobo inferiore della caudale, che incorpora la funzione di organo riproduttivo

Nota: raramente, e solo se esposte a particolari condizioni ambientali, può accadere che femmine di X. Helleri si tramutino in maschi in grado di riprodursi.


Ciclo vitale:

da 3 a 5 anni


Dimensione Acquario:

non meno di 100 litri netti per un gruppetto di 5/6 esemplari.


Valori consigliati per l’acqua:

- PH 7,0 / 7,8
- GH 10 / 20 °dGH
- Temperatura 24 / 28 °C


Allestimento Acquario

Siccome Xiphophorus Helleri e' un abile saltatore l'Acquario dovrà essere chiuso.
Gli arredi e le piante non dovrebbero mai mancare, in quanto il pesce si nutre anche delle alghe che si formano su di essi.


Alimentazione:

specie onnivora. Si nutre di tutto ciò di commestibile che può trovare in vasca. E’ anche un discreto mangiatore di alghe, che tende a staccare dalle foglie e dagli arredi. E’ importante offrirgli una alimentazione completa e varia, comprendente anche saltuariamente alimento vivo (ad es. Larve di Zanzara).


Livello di nuoto:

centro superiore


Comportamento:

pesce pacifico e di gruppo, va introdotto sempre in gruppetti di almeno 5 / 6 esemplari. Il maschio è un instancabile corteggiatore e può arrivare a stressare eccessivamente la femmina prescelta, occorre quindi introdurre almeno 2 femmine per ciascun maschio presente. In caso di più maschi presenti assisterete sicuramente nel periodo iniziale a lotte, anche cruente, finalizzate ad instaurare una gerarchia tra i maschi soprattutto per il controllo delle femmine presenti in vasca.


Biocenosi:

convive bene con altri Poecilidi e pesci di pari taglia. Pesce che consiglio vivamente a tutti i neofiti. Può incrociarsi con Xiphophorus maculatus (Platy).



La Riproduzione


Difficoltà riproduzione:

molto facile ed abbondante.


Modalità riproduttiva:

il Portaspada è ovoviparo, non depone quindi uova, bensì partorisce piccoli avannotti già quasi autosufficienti e aventi livrea già del tutto simile a quella dei genitori.


Maturità sessuale:

La maturità sessuale viene raggiunta dopo 8 / 10 mesi.


Formazione della coppia:

avviene spontaneamente all'interno del gruppo. Questa specie non è monogama, non forma coppie fisse, in pratica gli accoppiamenti avvengono frequentemente e casualmente.


Alimentazione della coppia:

per stimolarne ulteriormente l’istinto riproduttivo si può variare la dieta offerta aumentando progressivamente la somministrazione di cibo vivo e surgelato. Ma vedrete che non ce ne sarà bisogno.


Valori consigliati per l’acquario riproduttivo:

come acquario d'allevamento.


Gestazione:

la durata della gestazione della femmina varia a seconda della temperatura dell'acqua, in genere si va da un minimo di 24 giorni con acqua a 23/24 °C, ad un massimo di 38 giorni con acqua a 27/28 °C.


Avannotti (primi giorni e loro cura):

gli avannotti nascono già piuttosto autosufficienti, il loro numero può variare notevolmente, anche da 20 a 200 esemplari alla volta. Occorre però separarli dagli esemplari adulti o per lo meno offrire loro molti nascondigli in quanto potrebbero essere divorati sia dai genitori sia dagli altri pesci presenti in vasca. Tra l'altro mostrano fin da subito i colori (spesso sgargianti) dei genitori e risultano così più facilmente individuabili dai predatori. Un ottimo rifugio naturale per gli avannotti può essere rappresentato da folti cespugli di Riccia Fluitans o Vesicularia. In alternativa si può optare per una sala parto di quelle strutturate in modo tale da dividere i piccoli dalla madre. Appena nati, i piccoli possono essere tranquillamente sfamati con naupli di Artemia salina e mangime in scaglie polverizzate, somministrando il cibo spesso (anche 6 / 8 volte al giorno) ma in quantità ridottissime. Se in acquario sono presenti piante vere i piccoli inizieranno subito a nutrirsi delle formazioni algali e della microfauna su di esse presenti.

Consiglio: riuscire ad assistere alla riproduzione dei nostri amati pesciolini è stupefacente, ma con il Portaspada occorre stare attenti, in quanto è un pesce assai prolifico e, se ad ogni parto fate in modo di salvare la maggior parte dei piccoli, in breve tempo la vostra vasca sarà sovraffollata arrivando al collasso. Usate la sala parto per accrescere i piccoli la prima volta, ma in seguito lasciate partorire la femmina in vasca, se l’acquario è ricco di vegetazione e nascondigli gli esemplari più forti e furbi riusciranno comunque a salvarsi.





Autore: Andrea Perotti


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